Il Packet Radio

Erano gli inizi degli anni novanta quando decisi di iniziare ad interfacciare la mia Radio ( Kenwood TM-241 E VHF ) con un PC ( Epson 386 SX ) . Da allora iniziai ad appassionarmi alle trasmissioni digitali via radio. Nacque il mio primo esperimento con le BBS ( Bulletin Board System ) che in quei tempi venivano gestite dal sistema operativo MS-DOS e pian piano, iniziai a costruire i miei primi TNC ( Terminal Node Controller ) ossia dei piccoli terminali digitali che consentivano di trasformare quello che era un segnale analogico ( Radio ) in segnale digitale comprensibile da un computer. Da allora sono cambiate moltissime cose, specie per quanto concerne i PC. La parte radio si è evoluta nel frattempo con alcune modifiche interne per poterci permettere di passare da velocità di trasferimento dei pacchetti ( Packet) da 1200 Baud ai 2400, 9600 e 38400 Baud. Ma mentre la rete internet concedeva di poter ampliare la banda passante ed ottenere velocità elevate ( non dimentichiamo che in quel periodo i modem internet avevano velocità di 9600 Bps e per i più fortunati 57.600 Bps ), la parte radio non poteva andare oltre certi limiti sopra esposti. Questo perché nel pieno rispetto delle regole ministeriali non è consentito utilizzare elevate ampiezze di banda  al fine di evitare disturbi ed intermodulazioni con frequenze limitrofe e/o adiacenti o anche semplicemente in armonica. Ecco perché noi Radioamatori abbiamo iniziato a sperimentare trasmissioni radio su frequenze sempre più alte dove era possibile ampliare la larghezza di banda passante senza causare disturbi ad altri. Prima degli anni 2000 iniziamo ad utilizzare le frequenze dei 2.4 Ghz interfacciando gli Access Point, che erano nati per poter portare Internet senza fili sulle nostre case, con delle parabole costruite ad hoc e con puntamenti presisi fra 2 stazioni radio. Nacque in quegli anni la prima rete TcpIp RadioAmatoriale, ossia una rete in grado di far passare le trasmissioni utilizzando direttamente i protocolli IP ( Internet Point ). A livello mondiale abbiamo a disposizione una classe IP assegnata ai soli RadioAmatori ( 44 / 8 ) che ci permette di poter collegare tutti i computer del mondo. Grazie ai protocolli di rete ( axip, axudp, tunnel, ipip, etc ) è quindi possibile interfacciare una piccola rete locale radio con il resto del mondo sfruttando la connessione ad internet di ogni singolo RadioAmatore o più.

Se oggi è possibile usare Internet nei posti più remoti, usare cellulari e reti wireless casalinghe, lo dobbiamo a tutti quei RadioAmatori che nel corso degli anni novanta hanno iniziato a sperimentare con le trasmissioni digitali via radio e a creare protocolli e reti sempre più complesse.